THE BASIC PRINCIPLES OF ASSISTENZA DETENUTI A FIRENZE DROGA STUPEFACENTI

The Basic Principles Of Assistenza detenuti a Firenze droga stupefacenti

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Per quanto attiene al momento consumativo il reato di rapina si consuma nel momento in cui la cosa sottratta cade nel dominio esclusivo del soggetto agente, anche se per breve tempo e nello stesso luogo in cui si è verificata la sottrazione, e pur se, subito dopo il breve impossessamento, il soggetto agente sia costretto advertisement abbandonare la cosa sottratta for each l’intervento dell’avente diritto o della Forza pubblica.[two]

Altra argomentazione fa riferimento al concetto di fattispecie criminosa complessa, alla quale deve ricondursi anche la rapina impropria, ed afferma che le fattispecie componenti la figura in esame (sottrazione e violenza) possono presentarsi entrambe alla stadio del tentativo, sicchè l’unitarietà della rapina resta tale anche quando dette condotte si arrestino ad ipotesi tentate. Non sarebbe, in altri termini, consentito procedere, proprio for each l’unità della figura delittuosa, advert una considerazione autonoma degli elementi componenti volta a ravvisare un concorso di reati fra tentato furto e fatti contro la persona. Nel caso in cui un tentativo di furto sfocia in violenza o minaccia finalizzate all’impunità non può dividersi l’azione in due tronconi, l’uno configurante un delitto consumato contro la persona (lesioni, minaccia o altro) e l’altro un delitto tentato contro il patrimonio (furto), tanto più quando ci si trovi davanti ad un reato complesso come la rapina, ma deve pervenirsi ad una valutazione organica, la quale non può non portare a concludere che è stata messa in atto una rapina impropria incompiuta e quindi un tentativo di rapina impropria, anche se non si period conseguita la sottrazione del bene altrui (Sez.

Quanto all’indirizzo minoritario, secondo l’ordinanza, esso “richiamandosi al principio di stretta legalità e di tassatività della norma penale, valorizza il dato letterale che pone la sottrazione quale prius ontologico della condotta tipica della rapina impropria e configura il delitto quale fattispecie a tempo circoscritto ovvero vincolato: la sottrazione non costituirebbe una parte della condotta tipica della rapina impropria, ma solo un presupposto fattuale che deve sussistere nella sua compiutezza tanto nella consumazione quanto nel tentativo. Se così non si ragionasse, si dovrebbe configurare la sottrazione quale inizio della esecuzione della fattispecie, con risultati ingiusti e paradossali perchè in violazione del principio di tassatività delle fattispecie penali e del favor rei. Si aggiunge, peraltro, che, in difetto di una sottrazione completamente attuata, la violenza o la minaccia non potrebbero essere considerati diretti e in modo inequivoco a commettere una rapina impropria.

In tema di rapina impropria il requisito dell’immediatezza della violenza o della minaccia indicato nell’art. 628 comma two c.p. non deve essere inteso in senso rigorosamente letterale e cioè nel senso che la violenza o la minaccia debbano seguire senza alcun intervallo di tempo alla sottrazione ma va riferito alla nozione di «flagranza» o «quasi flagranza». (Fattispecie relativa advertisement illecito impossessamento avvenuto in provincia di website Firenze di un’autovettura guidata sino a Cassino dove il conducente autore del furto fu costretto a fermarsi dalla polizia stradale for each un illecito concernente la sua condotta di guida e resistenza ai pubblici ufficiali che gli avevano intimato l’alt; nell’enunciare il principio di cui in massima la S.

), non possono essere ritenute equivalenti o prevalenti rispetto a queste e le diminuzioni di pena si operano sulla quantità della stessa risultante dall’aumento conseguente alle predette aggravanti».

rispetto alla quale il (OMISSIS) avrebbe ritenuto di farsi giustizia da se’ sottraendo alla moglie il

D’altro canto, non condivisibile appare la lettura dell’elemento della sottrazione come presupposto di fatto che non deve necessariamente essere oggetto di dolo, purchè l’agente se ne rappresenti l’esistenza, poichè ciò equivarrebbe a dire che l’elemento soggettivo di un delitto contro il patrimonio mediante violenza alle persone non dovrebbe necessariamente cadere sulla condotta di aggressione al patrimonio, limitandosi advertisement investire la condotta di violenza o minaccia, con la conseguenza paradossale che si potrebbe rispondere di rapina impropria per una sottrazione non voluta.

Riconoscere la rapina impropria anche nell’ipotesi di sottrazione non realizzatasi costituirebbe una forzatura della chiara lettera della legge e si risolverebbe in un’applicazione analogica in malam partem, con il conseguente aggravamento del carico sanzionatorio, così che una riqualificazione giuridica del fatti potrebbe avere refluenza sul giudizio di proporzione ed adeguatezza della misura cautelare disposta.

Ciò nonostante le poche azioni finalizzate alla rapina bastano per rivelare il carattere d’ognuno di quei criminali semi-improvvisati che Johnny, ma sarebbe lo stesso dire check here Kubrick, inserisce nello studiatissimo meccanismo (“ognuno ha l’importanza del frammento di un mosaico”, dice la voce fuori campo) che dovrebbe cambiar loro la vita. A questo proposito è emblematico l’incontro con Boris nel circolo degli scacchi: ognuno è una pedina del gioco condotto da Johnny ma del quale anche lui sarà vittima; un anno più tardi Kubrick ribadirà il concetto in Orizzonti di gloria.

È configurabile il tentativo di rapina impropria nel caso in cui l’agente dopo aver compiuto atti idonei all’impossessamento della cosa altrui non portati a compimento get more info for each lead to indipendenti dalla propria volontà adoperi violenza o minaccia for each assicurarsi l’impunità. Cass. pen. Sezioni Unite twelve settembre 2012 n. 34952

Invece, con riferimento alla violenza dobbiamo differenziare la violenza “propria” da quella “impropria”.

Johnny Clay, da poco uscito dal carcere, organizza un colpo da two milioni di dollari all’ippodromo: la rapina riesce, ma al momento della divisione del bottino i suoi complici vengono uccisi perché uno di loro non aveva mantenuto segreto il piano.

Ciò rende il fatto di reato dagli stessi commesso meno rimproverabile rispetto al corrispondente fatto compiuto da un adulto; minore rimproverabilità cui – nella stessa valutazione del legislatore del 1930, rimasta inalterata sino advert oggi – deve necessariamente corrispondere una riduzione della pena sino a un terzo.

Questo ha portato a giustificare il riconoscimento della circostanza attenuante del vizio parziale di mente di cui all’art. 89 cod. pen.

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